Questa mattina, come tradizione vuole, presso il Duomo di Taranto in città vecchia si è celebrata la festività di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato.
La celebrazione è stata officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Taranto Mons. Ciro Miniero, alla presenza del Questore Massimo Gambino e di tutte le massime autorità civili e militari della provincia Jonica.

Alla funzione hanno partecipato, oltre alla rappresentanza del personale della Polizia di Stato e dell’ANPS, anche i familiari delle vittime del dovere e dei caduti in servizio.
La solenne cerimonia è stata arricchita – come ormai è da consolidata collaborazione – dai canti del coro dell’Istituto Musicale Paisiello di Taranto.

Il Questore ha ringraziato il Vescovo per l’ospitalità quale segno dell’indissolubile legame tra la Polizia di Stato e la Chiesa Cattolica ed ha reso omaggio alle massime autorità cittadine per la loro presenza, evidenziando quanto la sinergia tra le istituzioni provinciali abbia consentito all’intera comunità jonica di dare prova corale di determinazione, maturità e serietà soprattutto in occasione di particolari criticità che hanno coinvolto recentemente l’intera comunità jonica.

“È questa la nostra mission “Servire al meglio il territorio” e ciò può essere realizzato solo con il concorso di tutti, senza protagonismi particolari avendo come faro il bene comune”: queste le dichiarazioni del Questore di Taranto Massimo Gambino.

Un particolare pensiero ha voluto rivolgere agli uomini ed alle donne della Polizia di Stato che, con il loro silenzioso operato, contribuiscono a garantire la legalità.
Un ricordo per i familiari delle vittime del dovere e dei caduti in servizio perché, attraverso il loro sacrificio, sono il simbolo di abnegazione e rettitudine.