11 punti totalizzati in 13 partite, segnando un solo gol. Che il Taranto di Eziolino Capuano sappia ottimizzare le volte in cui riesce a battere il portiere avversario è un dato di fatto. Che il Taranto abbia enormi difficoltà a trovare la via della rete è altrettanto lapalissiano. I due lati della medaglia rossoblù nel girone C di Serie C si palesano negli ultimi tre mesi di campo. Dal 23 dicembre, data di Taranto-Monopoli 0-0, allo scorso 15 marzo, con la trasferta di Viterbo chiusa con lo stesso risultato. Nel mezzo il Taranto ha pareggiato senza reti anche contro Turris, Fidelis Andria, Gelbison, Cerignola, Juve Stabia e Giugliano, e ha perso di misura contro Catanzaro, Potenza e Picerno, cedendo per 2-0 al Foggia. L’unica vittoria è quella del 5 febbraio, l’1-0 dello Iacovone al Latina firmato dal baby Boccadamo. Quel centro al minuto 87 resta l’ultimo nella rete avversaria per il team di Capuano, a secco di gol da 543 giri di lancette escludendo i recuperi.

La zona calda della classifica, con il quintultimo posto rappresentato dalla Turris a 34 punti, è distante soli tre punti dai 37 di Antonini e compagni. Che ora devono guardarsi le spalle e confidano in un derby per dare un segnale forte alle dirette concorrenti per la salvezza. Quello di domenica pomeriggio allo Iacovone contro una Virtus Francavilla in salute, fresca di successo per 3-1 sulla Juve Stabia. Ritrovare il successo dopo quattro per 0-0 e due sconfitte di misura è la priorità: la sfida alla squadra di Calabro, seconda per rendimento casalingo e ultima per punti fuori casa, appena 6 su 16 uscite, può rappresentare l’occasione giusta per provare a interrompere quantomeno un digiuno da gol lungo ormai oltre un mese e mezzo.