E’ del 30 dicembre scorso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei nuovi collegi dopo il referendum sul taglio dei parlamentari. Il via libera del Consiglio dei Ministri è arrivato poco prima di Natale e la mappa dell’Italia è stata ridisegnata in base alla legge elettorale attualmente in vigore e cioè il Rosatellum Ter. Nel prossimo Parlamento, è bene ricordarlo, vi saranno 600 rappresentanti e non più 945. La nuova mappa politica del Paese è stata elaborata da una commissione tecnica presieduta dal presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, in modo tale da garantire la massima neutralità. Il primo ok al decreto legislativo è arrivato a fine novembre, quando il governo l’ha approvato senza fare alcuna modifica. Poi la palla è passata alle commissioni di Camera e Senato, fino all’ok del Consiglio dei Ministri e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il Rosatellum prevede che il 36% dei seggi venga assegnato con un sistema maggioritario in collegi uninominali in cui viene eletto solo il candidato più votato, mentre il 64% viene ripartito proporzionalmente nell’ambito di collegi plurinominali con un listino bloccato di candidati. Per quanto riguarda Montecitorio i deputati eletti nei collegi plurinominali cioè con il proporzionale passano da 386 a 245, mentre quelli eletti con il maggioritario da 232 a 147. Da 12 a 8 i parlamentari eletti all’estero. A Palazzo Madama i numeri calano ancora di più: si scende da 193 a 122 senatori eletti nei plurinominali e da 116 a 74 negli uninominali. Da 6 a 4 i senatori scelti dagli italiani che vivono all’estero.

Ed allora abbiamo provato a comprendere come cambierebbe la situazione in Puglia. Per la Camera saranno 10 i collegi uninominali pugliesi mentre quattro quelli plurinominali. In particolare la BAT sarà divisa in due con Canosa, Trinitapoli e San Ferdinando accorpate al collegio di Cerignola. Il resto della sesta provincia sarà, invece, nel collegio 03 di Andria. Particolarmente ampi anche i collegi di Molfetta (da Corato a Turi) e quello di Altamura che raggruppa il barese e diverse città del tarantino come Martina Franca o Laterza. Nell’accorpamento dei collegi nel plurinominale, invece, quello di Andria sarà assieme a Foggia e Cerignola.

Per il Senato, invece, nell’uninominale sono 5 i collegi pugliesi con quello di Foggia che comprenderà anche Trinitapoli e San Ferdinando oltre a Cerignola mentre Canosa torna con il resto della BAT nel collegio di Andria che però si estende a gran parte del barese più interno passando per Alberobello e Castellana per finire nel tarantino con Martina Franca. Stessi numeri e territori per il plurinominale.

Teoricamente, in questo momento, si potrebbe tornare al voto avendo adeguato alla riforma del Parlamento anche l’attuale legge elettorale.