I Carabinieri della Stazione di Palagianello (Ta) e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta (Ta) hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto aggravato in concorso, un 25enne, un 20enne, una 22enne ed una 16enne, tutti di nazionalità rumena, senza fissa dimora, con precedenti di polizia.

I militari, nel corso di un mirato servizio di pattuglia, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio ed in genere, sono intervenuti presso un’abitazione di Palagianello dove poco prima era stato perpetrato un furto. Nel corso del sopralluogo i Carabinieri avevano modo di accertare che gli ignoti malfattori, approfittando della momentanea assenza del proprietario, dopo aver messo a soqquadro l’intera abitazione, si erano impossessati della somma contante di oltre 1.300,00 euro ed un braccialetto in oro. La rapida attività d’indagine svolta dai militari permetteva in breve tempo di accertare che i presunti autori del furto, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, si erano allontanati a bordo di una Volkswagen Passat di colore scuro.

La nota di ricerca veniva prontamente diramata a tutte le pattuglie presenti in zona; una di queste intercettava dopo alcuni frangenti il veicolo segnalato che alla vista della gazzella si dava a precipitosa fuga per le vie dell’abitato nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Ne scaturiva un inseguimento che terminava sulla SS 106 jonica. La successiva perquisizione veicolare e personale a carico degli occupanti del veicolo permetteva di rinvenire denaro contante, in banconote di vario taglio, e materiale da scasso, tra cui una lamina in acciaio, utilizzata solitamente per forzare le porte blindate.

I quattro giovani rumeni venivano tratti in arresto e dopo le formalità di rito, i tre maggiorenni, venivano associati presso la Casa Circondariale di Taranto mentre la minorenne veniva condotta presso l’Istituto Penale per Minorenni di Bari, come disposto dalle Autorità Giudiziarie competenti.

La refurtiva recuperata veniva restituita al legittimo proprietario mentre l’autovettura utilizzata dai quattro malfattori veniva posta sotto sequestro.