Si è svolto al Comune di Taranto un incontro sull’Ilva convocato dal sindaco Rinaldo Melucci con Fim, Fiom, Uilm, Usb, nonchè Cgil, Cisl e Uil Taranto. Da fonti sindacali si apprende che «terminato l’incontro, dopo aver espresso le posizioni già note e le preoccupazioni per l’assenza di notizie e per la non convocazione del tavolo al Mise nonostante la scadenza alle porte del 30 giugno», il sindaco di Taranto «dopo aver ascoltato le parti, ha assunto l’impegno di essere il tramite con il Governo attraverso una lettera dove chiederà, così come riportato dalle organizzazioni sindacali, chiarimenti sulla eventuale proroga e l’obiettivo della stessa».

Contestualmente, si apprende, il sindaco solleciterà la convocazione presso il Ministero. Nelle ultime ore è infatti emersa la possibilità che il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, proroghi di un mese dopo fine giugno la gestione dell’amministrazione straordinaria ritardando così temporaneamente il subentro del nuovo investitore Arcelor Mittal. Questo per dar modo ad investitore e sindacati di raggiungere un accordo sull’occupazione e al Governo di presentare il suo piano per l’Ilva dopo gli incontri che Di Maio ha avuto giorni fa con i commissari dell’azienda, Mittal, Confidustria, sindacati e ambientalisti.

Proprio oggi il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, commentando il patto per lo sviluppo sottoscritto con le confederazioni, ha evidenziato la necessità che sul tema Ilva ed altre importanti questioni, la città si ritrovi unità ed abbia un luogo nel quale discutere, fare sintesi di posizioni diverse e cercare soluzioni condivise. Non fa bene a Taranto, per Cesareo, l’atteggiamento di chi, anche tra gli attori istituzionali, va per conto proprio in un momento così delicato e importante tenuto conto che tra Ilva e bonifiche, porto e investimenti del contratto istituzionale di sviluppo per finire alla costruzione del nuovo ospedale, Taranto, commenta il presidente di Confindustria Taranto, «adesso si gioca davvero il suo futuro».