La Corte d’Assise di Taranto (presidente Michele Petrangelo, a latere Fulvia Misserini) ha dichiarato inammissibile l’istanza presentata dalle parti civili al processo ‘Ambiente svenduto’ sul presunto disastro ambientale causato dall’Ilva di Taranto, con la quale si chiedeva di revocare la facoltà d’uso degli impianti dell’area a caldo sotto sequestro dal luglio 2012.

La notizia è pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. L’istanza era stata presentata nell’udienza del 2 marzo scorso dai legali di una serie di associazioni e di più di 500 cittadini parti civili. Il processo riprenderà il 9 maggio.