Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Taranto sono stati impegnati in vari servizi, con la finalità di combattere il fenomeno dello spaccio e della detenzione di sostanze stupefacenti. Quello della droga, infatti, rappresenta, così come accade nel resto del territorio nazionale, anche per i gruppi criminali presenti nel capoluogo ionico, il business più remunerativo.

In particolare, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 9 persone, di età compresa tra i 44 ed i 19 anni, poiché presunti responsabili di detenzione ai fini si spaccio di droghe di vario tipo. 3 persone sono state, poi, segnalate alla locale Prefettura, quali assuntori di stupefacente.

I controlli, effettuati in strada, grazie alle scrupolose perquisizioni personali, estese anche in alcune occasioni alle autovetture dei denunciati, hanno permesso, complessivamente, il sequestro di circa 20 grammi di droga, nonché di alcuni flaconi di metadone.

I denunciati e gli assuntori, tutti fermati in città, durante i posti di controllo dei militari dell’Arma, provengono dalla provincia di Taranto ed anche da quelle di Brindisi, Milano, Potenza, Bari e BAT.

La droga sequestrata, come detto di vari tipi (cocaina, hascisc, marijuana) è stata, poi, inviata al laboratorio analisi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri. I rilievi su quelle che un tempo venivano definite come “droghe leggere” hanno confermato il trend di crescita, riscontrato negli ultimi anni, della percentuale di principio attivo, il cosiddetto “THC”, ovvero la sostanza psicotropa presente nello stupefacente sequestrato. In particolare, in due dei citati sequestri, il principio attivo era pari al 40%, quindi, ben al disopra della media. Tali sostanze, che talvolta sono considerate meno nocive delle classiche droghe pesanti, sono da considerarsi, sicuramente, estremamente dannose per l’organismo. Si aggiunga, poi, che come dimostrato anche dai sequestri di cui si è parlato, nella maggior parte dei casi le stesse vengono usate da giovani e giovanissimi.