I Giochi del Mediterraneo, ventesima edizione nel 2026, tornano in Italia e si terranno a Taranto. La scelta è stata fatta nel pomeriggio a Patrasso, in Grecia, dove si è riunita l’assemblea generale del Comitato internazionale Giochi del Mediterraneo. A favore di Taranto, c’è stato il voto unanime dei 26 Paesi mediterranei che costituiscono l’assemblea. I Giochi sono infatti sul modello delle Olimpiadi, nel senso che si svolgono con le stesse discipline sportive, comprese le paralimpiche. La specificità, da cui prendono anche il nome, è che gli atleti partecipanti vengono solo dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Il dossier presentato da Taranto ha riscosso ampio consenso per come è stato preparato e già nelle fasi preliminari aveva tolto dal campo la concorrenza. I Giochi si sono già svolti in Puglia: a Bari nel 1997. La diciannovesima edizione, nel 2021, si terrà ad Orano, in Algeria. La candidatura di Taranto è stata costruita dagli inizi dell’anno ed ha visto il sostegno di Governo, Coni oltreché Regione Puglia e Comune. Per la città non vuole essere solo un grande evento di sport ma soprattutto l’inizio di un nuovo percorso e anche di un nuovo racconto per una città sinora identificata solo con l’Ilva e i fenomeni di inquinamento.

Oggi in assemblea il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha illustrato il dossier di candidatura evidenziando che i Giochi del Mediterraneo offrono adesso la possibilità di «rimettere questa città al centro del Mediterraneo e della sua storia, di annunciare al mondo che Taranto ce l’ha fatta e i fantasmi sono scacciati, che altri luoghi ugualmente belli e difficili del nostro meraviglioso mare possono seguire l’esempio di Taranto, che la grande famiglia dello sport guiderà simili riscatti. Taranto è tornata ed è una capitale di mare».

«Taranto – ha sottolineato il sindaco con riferimento alle complesse vicende della città – dove l’uomo ha fallito ma ora si sta rialzando proprio come capita ad ogni atleta lungo la sua carriera. Un luogo, ha aggiunto Melucci, che punta ad essere «simbolo di una transizione ecologica ed energetica e della ricerca di un modello di sviluppo realmente sostenibile».

A sostegno di Taranto è intervenuto in assemblea anche Mario Pescante, rappresentante italiano nel Comitato olimpico internazionale, mentre il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano (presente a Patrasso), ha parlato di «squadra fortissima. L’Italia, il Coni, la Regione Puglia e Taranto hanno dato una bellissima prova. Adesso – ha proseguito Emiliano – c’è un grande lavoro da fare, la responsabilità che abbiamo assunto con questa firma è enorme e bisognerà preparare tutto per bene».

Prima dei discorsi era stato proiettato in assemblea un video con le imprese sportive (e in diversi casi anche le testimonianze) dei campioni pugliesi, dal leggendario Pietro Mennea a Giacomo Leone nell’atletica, da Silvia Semeraro nella scherma a Marinella Falca nella ginnastica artistica, da Roberta Vinci nel tennis a Benedetta Pilato nel nuoto.

Il quadro economico-finanziario per l’allestimento dei Giochi, spiega la Regione Puglia, ipotizza l’utilizzo complessivo di risorse per 290 milioni di euro tra interventi pubblici (Stato, Regione Puglia, Comune di Taranto e altri Comuni interessati) e privati (sponsor e diritti televisivi). Si costruiranno a Taranto nuovi impianti mentre in un’area vasta, che abbraccia anche Brindisi e Lecce, si ristruttureranno quelli esistenti. Venti i Comuni coinvolti. Il Villaggio Mediterraneo, destinato ad ospitare gli atleti, è stato individuato a Castellaneta Marina (Taranto) e prevede l’integrazione di quattro villaggi turistici già esistenti per la migliore accoglienza dei 4mila partecipanti. Taranto avrà lo “stadio del nuoto” che avrà una capienza di 2.300 spettatori e sarà dotato di tutti gli standard olimpici, primo ed unico della Regione Puglia. Ci saranno una vasca scoperta olimpica (50×21) con tribuna coperta da 1.000 posti ed una vasca coperta (35×25) con tribuna da 500 posti. L’assemblea di Patrasso è stata seguita in diretta streaming da alcune spiagge del Tarantino nonchè attraverso il maxi schermo fatto allestire dal Comune nella villa Peripato dove c’è stata anche una festa.