L' Aquila - Guardia di Finanza

False fatture per operazioni inesistenti da 3,6 milioni di euro per risparmiare sulla tasse ed essere più competitivi nelle gare d’appalto. Agli arresti domiciliari, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, sono finiti tre imprenditori e un consulente fiscale.

Si tratta di Primaldo Merico, di 62 anni, con precedenti per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio; sua moglie Carla Casolari, 58 anni, e Domenico Arcangelo, 62 anni, tutti residenti a Taranto, amministratori di tre società del settore edile e immobiliare con sede a San Giogio ionico e Faggiano. Ai domiciliari anche il consulente fiscale delle società, Giovanni Ruggiero, di 51 anni.

In casa di uno degli indagati, gli investigatori della guardia di finanza hanno trovato custoditi in cassaforte contanti per 60mila euro. Secondo le indagini di guardia di finanza e Procura, i tre imprenditori avevano costituito una sorta di cartello di mutuo soccorso fiscale ed emettevano fatture per operazioni inesistenti per risparmiare sulle imposte e ottenere addirittura crediti Iva per i quali chiedevano rimborsi. Grazie alle presunte operazioni fraudolente, le loro società riuscivano a essere competitive sul mercato vincendo anche importanti gare d’appalto.

L’inchiesta delle Fiamme gialle è partita nel 2015 dopo un accertamento dell’Agenzia delle entrate in una delle aziende degli indagati. Poco dopo i titolari denunciarono un incendio in cui era andata distrutta l’intera documentazione contabile degli ultimi dieci anni di ben cinque società. Dagli approfondimenti finanziari e patrimoniali, è emerso inoltre che gli imprenditori utilizzavano gli operai come prestanome, nominando rappresentanti legali di alcune società gli stessi manovali edili. Insieme alle tre misure cautelari ai domiciliari, il gip Benedetto Ruberto ha ordinato il sequestro preventivo di beni immobili e disponibilità finanziarie per un milione 460mila euro, pari all’ammontare complessivo di Iva e Ires evase nell’ambito delle fatture false.