Oggi la Polizia di Stato celebra il 173° anniversario dalla sua fondazione con una solenne cerimonia nazionale che si terrà nell’incantevole cornice di Piazza del Popolo, alla presenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Presidente della Camera Lorenzo Fontana, del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e di altre cariche istituzionali.

DISCORSO DEL QUESTORE DI TARANTO

Sig. Prefetto, Sig. Commissario Straordinario del Comune di Taranto, Autorità civili, politiche e militari, illustri ospiti, colleghe e colleghi della Polizia di Stato, cittadine e cittadini, è per me un grande onore prendere la parola in questa giornata così significativa in cui celebriamo il 173° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

Un anniversario che non è solo un momento di festa, ma anche un’importante occasione per riflettere sul ruolo che la nostra istituzione ha svolto e continua a svolgere nella società italiana. La Polizia di Stato è nata per servire il Paese, garantire la sicurezza dei cittadini e difendere i principi fondamentali della nostra Repubblica.

In 173 anni, la nostra missione non è cambiata, ma si è evoluta, adattandosi alle nuove sfide di una società in costante trasformazione. Abbiamo affrontato minacce sempre diverse: dal terrorismo alla criminalità organizzata, dalla tutela dell’ordine pubblico alla sicurezza stradale, dal contrasto alla violenza di genere alla protezione dei più deboli, dall’impegno contro la criminalità informatica alla lotta al traffico di stupefacenti.

Oggi, più che mai, la nostra azione si fonda su prossimità, legalità e innovazione. Essere poliziotti non significa solo far rispettare la legge, ma anche essere presenza costante e rassicurante nelle strade delle nostre città, nei quartieri più difficili, nei luoghi in cui la paura e il disagio rischiano di prendere il sopravvento.

Taranto sta attraversando un periodo di trasformazione socioeconomica caratterizzato da sfide significative e opportunità emergenti. Il successo futuro di Taranto dipenderà dalla capacità di implementare strategie integrate che bilancino sviluppo economico, tutela ambientale e benessere sociale. Questa fase deve essere accompagnata da politiche di sicurezza condivise con l’obiettivo di rendere sempre più efficace l’azione delle forze dell’ordine. Sul fronte della sicurezza pubblica, la situazione nella provincia di Taranto presenta comunque aspetti positivi e sfide che richiedono attenzione continua.

Taranto, come molte grandi città, affronta sfide legate alla criminalità organizzata, alla criminalità diffusa e alla sicurezza urbana. La Polizia di Stato lavora quotidianamente per garantire il rispetto della legalità, attraverso operazioni di contrasto, controlli sul territorio e iniziative di prevenzione, spesso in collaborazione con le scuole e le istituzioni locali.

Oltre all’attività repressiva, la Polizia di Stato di Taranto è attiva in programmi di educazione alla legalità, incontrando giovani e cittadini per sensibilizzarli sull’importanza del rispetto delle regole e della sicurezza collettiva.

Colgo l’occasione per salutare gli studenti del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre” ed i loro insegnanti e li ringrazio per la loro presenza. In questo solco si inserisce un’importante iniziativa volta a promuovere la legalità e l’inclusione sociale attraverso lo sport, che ha portato all’istituzione di una sezione giovanile delle Fiamme Oro nella palestra situata presso la nostra sede di via Palatucci. Questo progetto, nato a seguito della sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Comune di Taranto e con la fattiva collaborazione della Federazione italiana di Taekwondo, mira a coinvolgere i giovani del territorio in attività sportive, offrendo loro un ambiente sano e formativo che favorisca il rispetto delle regole e la crescita personale.

In sala è presente una rappresentanza di giovanissimi neofiti di quell’antica arte marziale nonché disciplina olimpica, che invito ad alzarsi ed ai quali desidererei venisse rivolto un applauso di incoraggiamento. Negli ultimi anni si è registrato un calo significativo dei reati denunciati, posizionando Taranto, potrebbe sembrare strano a dirsi, tra le città più sicure d’Italia. Secondo l’indice di criminalità elaborato dal Sole 24 ore sulla base delle statistiche della banca dati interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, la provincia di Taranto ha infatti registrato lo scorso anno 2.708 denunce ogni 100.000 abitanti, collocandosi all’84° posto a livello nazionale e risultando la meno “criminale” della Puglia.

Ovviamente l’analisi del mero dato statistico non può essere esaustiva e comunque non del tutto soddisfacente poiché, come sappiamo, la percezione dell’insicurezza da parte dei cittadini è condizionata da fattori diversi dei quali si deve tener conto. Le ricerche sulla sicurezza ci dicono, ad esempio, che essere anziani, soli e privi di relazioni sociali significative influisce sul senso di vulnerabilità e insicurezza. Ci dicono altresì che livelli di istruzione medio bassi e condizioni di vita precarie determinano maggiore preoccupazione per la qualità della vita e diffidenza verso i nuovi arrivati (ad esempio gli stranieri), vissuti come minacciosi in un contesto di risorse scarse.

Inoltre, le persone fragili, di difficile inserimento nel mercato del lavoro, costituiscono un possibile bacino di manodopera per la criminalità. Ma anche il ruolo dei mass media nella formazione della percezione dell’insicurezza è un tema di grande rilevanza. Come sappiamo, una percezione distorta dell’insicurezza può avere ripercussioni significative, influenzando le priorità politiche e sociali. Una comunicazione responsabile e un pubblico informato sono essenziali per garantire una rappresentazione accurata della realtà.

Passo ora a fare un sintetico bilancio dei risultati a mio avviso più significativi tra quelli raggiunti nel corso del 2024 (i dati nel loro complesso saranno poi divulgati attraverso gli organi di stampa), ricordando come il nostro impegno quotidiano si concretizza attraverso le attività di tutte le articolazioni della Questura di Taranto, dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Grottaglie, Manduria e Martina Franca e delle specialità della Polizia di Stato presenti sul territorio.

Nel 2024 i dati indicano un incremento di circa il 15% degli arresti legati allo spaccio di stupefacenti rispetto all’anno precedente.

Il risultato è frutto di un’intensificazione dei servizi mirati al contrasto del traffico illecito di sostanze proibite. In tale contesto si è avuto modo di acclarare che in determinati quartieri della città (Tamburi, Paolo VI, Salinella e Città Vecchia) insistono “piazze di spaccio” strutturate logisticamente in locali o appartamenti, spesso abusivamente occupati, attrezzati con inferriate e telecamere a circuito chiuso che rendono particolarmente difficoltosa l’attività di contrasto del fenomeno. Molte di queste sono state smantellate nel corso di articolati servizi di polizia giudiziaria che hanno portato, in alcuni casi, al sequestro preventivo degli immobili.

Nell’ultimo anno la Polizia di Stato è intervenuta a seguito di quattro tentati omicidi, alcuni dei quali maturati in contesti di criminalità organizzata. In tutti i casi le indagini, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile, hanno consentito nei giorni immediatamente successivi all’evento di assicurare alla giustizia gli autori e di accertare che il movente andava ricercato nella logica criminale di spartizione di zone e di fette di mercato, spesso legate proprio allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Degna di particolare menzione un’operazione di polizia giudiziaria condotta dalla DIGOS che ha portato nel settembre dello scorso anno all’arresto di un minorenne colto nella flagranza del reato di “addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale”.

L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha intensificato l’attività di controllo del territorio nel capoluogo provvedendo, nel corso del 2024 all’identificazione di circa 70.000 persone e al controllo di 23.000 veicoli.

Circa 6.500 gli interventi disimpegnati dalle pattuglie della Squadra Volante sotto il coordinamento del Centro Operativo Telecomunicazioni, recentemente rinnovato con strumentazione sofisticata e già proiettato verso il coordinamento dei servizi interforze che saranno predisposti per i Giochi del Mediterraneo in programma il prossimo anno nella nostra provincia. A tal riguardo, nell’ottica di garantire un costante e capillare controllo del territorio, è stato avviato un progetto di collaborazione con il Comune di Taranto per l’implementazione del sistema di videosorveglianza urbana e la condivisione con la Centrale Operativa della Questura delle immagini riprese dalle telecamere comunali.

Sul fronte della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica desidero ricordare il grande lavoro svolto, con il coordinamento del Sig. Prefetto, S.E. Paola Dessì, in occasione del G7 dei Capi di Stato e di Governo tenutosi nello scorso mese di giugno per assicurare la sicurezza dello scalo aeroportuale di Grottaglie, scelto per l’arrivo e la partenza di numerose personalità di governo internazionali, ma anche la sicurezza di un importante leader straniero che ha soggiornato nel nostro territorio.

Sul fronte della prevenzione, sono aumentati, rispetto al 2023, i provvedimenti di ammonimento del questore adottati per stalking e maltrattamenti in famiglia ed istruiti dalla Divisione Anticrimine, passati da 116 a 178.

Dei 178 soggetti ammoniti, tra cui anche figli che maltrattano i genitori, soltanto un terzo circa ha espresso il consenso a intraprendere un percorso di riabilitazione psicologica presso i centri antiviolenza e soltanto il 20% di questi ha poi effettivamente intrapreso il percorso riabilitante. E’ un dato, questo, che credo debba farci riflettere.

A tal proposito desidero ricordare la campagna informativa “Questo non è amore” condotta da anni dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, a testimonianza del costante impegno della Polizia di Stato per prevenire e contrastare la violenza di genere.

Per quanto attiene l’attività di contrasto al fenomeno della violenza in ambito sportivo, il 2024 ha fatto registrare il raddoppio del numero di DASPO (il divieto di accesso agli impianti sportivi decretato dal Questore) passati dai 32 del 2023 ai 66 dello scorso anno, a conferma di una generale tendenza registrata in ambito nazionale all’aumento degli episodi di violenza commessi dentro e fuori gli stadi di calcio.

Di assoluto rilievo, poi, i risultati prodotti dalla Divisione di Polizia Amministrativa che ha incrementato in modo sensibile i controlli di circoli, esercizi pubblici e sale da gioco, acquisendo elementi che hanno condotto in nove casi alla sospensione della licenza di esercizio e a triplicare l’ammontare delle sanzioni amministrative irrogate.

Abbattuti, poi, i tempi per la richiesta ed il rilascio del passaporto elettronico con la conseguente normalizzazione di una situazione che, in tutta Italia, aveva suscitato l’attenzione dell’opinione pubblica a causa dei lunghi tempi di attesa.

Voglio quindi esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, con passione e professionalità, ogni giorno indossano questa divisa con l’orgoglio di servire il proprio Paese. Ringrazio anche le loro famiglie, che condividono sacrifici e difficoltà, consapevoli che il nostro lavoro non è solo una professione, ma una vera e propria missione.

In questa giornata di celebrazione, non possiamo non rivolgere il nostro pensiero a tutti i caduti della Polizia di Stato, che hanno sacrificato la propria vita per il bene della collettività. Il loro ricordo è vivo in ciascuno di noi e ci spinge a operare con sempre maggiore impegno e dedizione. Avviandomi verso la conclusione, desidero salutare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, le quali non solo proteggono i diritti degli operatori di sicurezza, ma contribuiscono anche al miglioramento delle condizioni di lavoro e, di conseguenza, all’efficacia del servizio reso alla comunità.

Saluto i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno ed i componenti delle sezioni ANPS di Taranto e di Martina Franca.

Saluto e ringrazio il Prof. Paolo Pardolesi direttore del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari “Aldo Moro” per averci concesso questa magnifica sala, il Presidente del Conservatorio “Giovanni Paisiello” avv. Cristiano Marangi ed il direttore Maestro Vito Caliandro per aver impreziosito questa cerimonia con il vibrante contributo musicale dei loro allievi.

Ringrazio altresì il colonnello Alessandro Del Buono, comandante della Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare, per l’eccellente assistenza tecnica offerta dai suoi collaboratori per la riuscita di questa celebrazione.

Un sentito ringraziamento va alle istituzioni con cui collaboriamo quotidianamente, alla magistratura, alle altre forze di polizia (l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria, le Polizie Locali) ai Vigili del Fuoco, alle Forze Armate, alla Capitaneria di Porto e a tutte le realtà che operano per il bene della collettività. La sicurezza non è un compito che può essere portato avanti da soli: è il frutto di un impegno sinergico, di una rete di cooperazione che ci vede tutti protagonisti.

E nella “Città dei due mari”, la città dell’Arsenale Militare non posso non rivolgere un caloroso saluto, colmo di stima e ammirazione ai rappresentanti di vertice della Marina Militare, all’Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro e all’Ammiraglio Pasquale De Candia. Marina Militare che nei prossimi giorni ci regalerà la gioia di poter nuovamente ammirare da vicino, in tutta la sua magnificenza, la nave scuola “Amerigo Vespucci”.

Ma oggi voglio rivolgere un messaggio anche ai cittadini. Perché la sicurezza non è solo compito delle forze di polizia, ma un bene comune che va costruito insieme. È attraverso il rispetto delle regole, la collaborazione con le istituzioni, la fiducia nelle forze dell’ordine che possiamo garantire un futuro più sicuro per tutti.

Il nostro motto, “Esserci sempre”, non è solo uno slogan: è un impegno, un dovere, una promessa. È la garanzia che la Polizia di Stato sarà sempre presente, in prima linea, per proteggere, ascoltare, intervenire e, soprattutto, servire. In questo 173° anniversario, guardiamo al futuro con determinazione, consapevoli del ruolo che abbiamo nella società e della responsabilità che portiamo sulle spalle. Continueremo a lavorare con la stessa passione e lo stesso spirito di servizio, perché il nostro obiettivo è e sarà sempre uno solo: la sicurezza e il benessere dei cittadini.