E’ stata firmata al ministero delle Imprese da tutte le amministrazioni nazionali e locali l’intesa sulla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto. È quando si apprende da fonti del Mimit. La bozza di intesa non indica i tempi per il passaggio alla produzione con forni elettrici né la decisione su dove localizzare il polo Dri per produrre il preridotto necessario ad alimentarli.
Le parti si impegnano a convocare una nuova riunione del tavolo in data successiva al 15 settembre (termine ultimo per la presentazione di offerte vincolanti della nuova gara) “per esaminare le prime evidenze della Procedura e valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto”.
“Oggi abbiamo sottoscritto un documento, non un accordo di programma – precisa il sindaco di Taranti Piero Bitetti – che recepisce le nostre richieste. In particolare, il testo riporta ‘l’obbligo vincolante della piena decarbonizzazione del sito di Taranto che impone ai soggetti interessati lo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone’. In nessun passaggio si fa cenno all’ipotesi di approvvigionamento tramite nave gasiera”.
“Si fa invece riferimento – aggiunge – alla ‘tutela occupazionale quale principio inderogabile’. Non meno importante è il richiamo alla tutela della salute e al previsto potenziamento della rete sanitaria locale. A questa giornata attribuisco la giusta importanza perché come pubblicamente dichiarato saranno gli impegni solennemente assunti e i fatti che seguiranno a definire il giudizio che il Comune di Taranto esprimerà su tutta questa complessa vicenda”, conclude il sindaco.