“Vogliamo dire a viso aperto che una congiura inqualificabile, un attacco vile consumato alle spalle della città, non fermerà questa rivoluzione”. Lo scrivono 12 consiglieri comunali di maggioranza e cinque assessori di Taranto intervenendo dopo le dimissioni contestuali nei giorni scorsi di 17 consiglieri che hanno determinato lo scioglimento anticipato della massima assise cittadina.

A Taranto si sarebbe comunque votato nella primavera del 2022. “Rinaldo Melucci – spiegano i firmatari del documento – è il nostro candidato sindaco. È il candidato sindaco che noi, componenti della maggioranza consiliare refrattari a qualsiasi lusinga che nulla abbia di politico, sosterremo in questi mesi di campagna elettorale che ci porteranno verso la sua riconferma. Noi abbiamo contribuito intensamente ai risultati dei quali oggi va orgoglioso ogni tarantino”. “Abbiamo offerto – aggiungono – le nostre conoscenze, il nostro impegno, la nostra forza per una città che non vuole più nascondersi, grazie all’enorme quantità di progetti e prospettive che il sindaco Rinaldo Melucci ha realizzato in questi quattro anni e mezzo”. Commentando le dimissioni dei colleghi (alcuni dei quali facevano parte della maggioranza di centrosinistra) consiglieri e assessori sottolineano che “quelle firme non certificano la fine dell’amministrazione Melucci, sono invece il sigillo del suicidio politico di consiglieri in cerca d’autore. Una cosa che ci interessa poco, tuttavia, perché non siederanno mai più al nostro stesso tavolo”. “Oggi – concludono – inizia una nuova fase, siamo liberi dalle tossine che hanno avvelenato una bella pagina politico amministrativa della nostra città. Ora siamo pronti a riaprire questo racconto e viverlo fino in fondo, con Rinaldo Melucci sindaco anche nel 2022”.