Il personale della Squadra Mobile ha notificato un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa ad un 33enne pregiudicato tarantino.

La misura di polizia è stata emessa dall’Autorità Giudiziaria competente al termine delle indagini della Squadra Mobile, che hanno messo in luce come lo “stalker” abbia continuato imperterrito i suoi atteggiamenti vessatori nei confronti di un amico dell’ ex moglie ritenuto responsabile – a suo dire – di aver intrapreso una relazione sentimentale con quest’ultima.

La sua condotta persecutoria è proseguita nel tempo anche dopo l’avvio, lo scorso mese di settembre, del procedimento penale sempre per atti persecutori nei confronti della stessa vittima. Il 33enne pregiudicato, incurante delle precedenti denunce a suo carico, sia personalmente che tramite amici in comune, ha messo in atto una serie di comportamenti idonei ad intimorire l’uomo e la sua famiglia, ivi compreso le due figlie minori, tanto da provocare loro stati d’ansia e far modificare le quotidiane abitudini di vita.

Più volte lo stalker, incontrando per strada la sua vittima, non ha perso occasione per minacciarlo, non curante della presenza delle figlie, fino ad un’aggressione avvenuta il 17 marzo scorso quando, durante l’ennesimo diverbio, lo colpì alla nuca con una bottiglia di birra. Come accertato dai poliziotti, l’attività persecutoria si è anche protratta sulle più comuni piattaforme social attraverso le quali il 33enne tarantino non perdeva occasione per inviare messaggi minacciosi alla vittima o suoi conoscenti.