Non ce l’ha fatta, il 65enne di Massafra contagiato dal figlio – asintomatico – rientrato a fine luglio dalla Germania: l’uomo, affetto da altre patologie, è deceduto ieri mattina al Moscati dov’era ricoverato, in terapia intensiva, dallo scorso 10 agosto. L’uomo dopo il ritorno del figlio, avrebbe accusato un po’ di febbre, curata con antibiotico. Il perdurare dell’influenza, dopo qualche giorno ha consigliato il ricovero al Moscati. Il quadro clinico complicato da altre patologie, ha portato al decesso di ieri mattina. Il decesso verrà sicuramente riportato nel bollettino di oggi.

Intanto, a tenere particolarmente desta l’attenzione dei sanitari che stanno tracciando i contatti dei casi conclamati soprattutto la situazione nella località balneare costiera di Riva Tessali dove, dopo i primi cinque casi, ora sarebbero sotto stretta sorveglianza sanitaria e, dunque, in isolamento fiduciario, almeno una quarantina di persone esplicitando così meglio il concetto di focolaio di cui aveva parlato nei giorni scorsi il direttore generale dell’Asl Taranto, Stefano Rossi. Il caso che avrebbe poi generato a catena una serie di contatti quello di una giovane donna reduce da un viaggio in Grecia. L’ufficialità del contagio è giunta dopo Ferragosto. Poi sabato scorso, l’ufficialità di altri 4 casi tutti legati al primo. Ora l’attesa per l’evolversi della situazione per un gruppo ancora più sostenuto di ulteriori contatti che potrebbero, però, non essere necessariamente associati al primo.

A dare, quindi, ulteriori aggiornamenti della situazione sul territorio è stato ieri, come promesso la sera prima, il sindaco di Crispiano, Luca Lopomo. Sabato sera, Lopomo aveva comunicato ai suoi concittadini la notizia ricevuta dalla Prefettura di Taranto, ossia di un caso di positività di una persona asintomatica, sottoposta a tampone dopo aver viaggiato in aereo di ritorno da una vacanza. Ieri alle 13, il sindaco ha aggiornato sulla situazione: a seguito dei contatti col concittadino risultato positivo, sono 7 le persone in isolamento fiduciario mentre un’altra persona ancora è risultata negativa al test. Nel post su Facebook, il sindaco ricorda – ai fini del tracciamento dei contatti a rischio – l’importanza di comunicare sul sito della Regione o di parlarne col proprio medico di famiglia di un eventuale rientro anche da altre regioni italiane. Per chi rientra dai Paesi a rischio, ricordato invece anche l’obbligo di autoisolamento fiduciario.