Nella notte scorsa gli agenti della Volante hanno avuto il loro bel da fare con un uomo, che, ubriaco ed armato di coltelli ha cercato di aggredire alcune persone con le quali, qualche ora prima, aveva avuto una lite molto concitata.

Intorno all’una, a seguito di numerose telefonate di cittadini giunte al 113 che erano stati svegliati da urla provenienti dalla strada per la presenza di persone esagitate che litigavano, i poliziotti sono intervenuti in via Mazzini, nei pressi di un locale h24 distributore automatico di alimenti e bevande, dove hanno rintracciato ed identificato tre uomini, che, in maniera concitata, hanno raccontato di una lite avvenuta poco prima con un giovane il quale, vestito solo di un paio di pantaloncini ed incurante della presenza delle loro mogli, aveva urinato per strada, mostrando, inevitabilmente, i suoi genitali.

Poco dopo, un’altra volante, grazie alle tempestive descrizioni diramate via radio, ha rintracciato, in viale Virgilio, quel giovane in pieno stato di ubriachezza, nei pressi della Caserma dei Carabinieri. Barcollante e seminudo, veniva fatto assistere dai sanitari del 118 che lo trasportavano presso il locale Pronto Soccorso.

A distanza di qualche ora, intorno alle 5 del mattino, gli stessi agenti della volante sono stati nuovamente allertati perché quella stessa persona, sempre in via Mazzini nei pressi dello stesso distributore automatico, questa volta armata di coltello, stava minacciando uno dei tre uomini con i quali aveva litigato poche ore prima. La lucidità e la determinazione dei poliziotti giunti ancora una volta tempestivamente sul posto ha permesso in pochi minuti di disarmare l’esagitato e di renderlo inoffensivo, scongiurando che la situazione degenerasse.

La successiva perlustrazione dei luoghi ha poi permesso al personale delle Volanti di recuperare sotto una vettura in sosta nelle immediate vicinanze altri due coltelli, preventivamente occultati dal malintenzionato. Il giovane, un cittadino albanese di 23 anni con precedenti di polizia, è stato accompagnato, negli uffici della Questura dove, dopo i rilievi di rito è stato denunciato in stato di libertà per minacce aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.