Manifestazione dei sindacati confederali a piazza SS Apostoli. Roma 10 dicembre 2019 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Cominciato alle 23 di ieri, terminerà domani alle ore 7 lo sciopero dei lavoratori di ArcelorMittal, diretti e dell’indotto, proclamato da Fim, Fiom e Uilm di Taranto e in maniera autonoma dall’Usb. Contestano il nuovo piano industriale della multinazionale, che ha chiesto ulteriori 4.700 esuberi entro il 2023 e il mancato rientro al lavoro dei 1.600 lavoratori attualmente in capo all’Ilva in As.

A Taranto l’Usb ha promosso inoltre un presidio alle portinerie e a seguire un sit-in davanti alla direzione, a cui hanno aderito anche rappresentanti di associazioni ambientaliste che invocano la chiusura della fabbrica, la bonifica con reimpiego degli operai e la riconversione economica del territorio.

Sono poi partiti da Taranto ieri sera, con una ventina di bus, oltre 1.000 lavoratori dell’ex Ilva e dell’indotto: hanno raggiunto Roma insieme ai delegati di Fim, Fiom e Uilm, per la manifestazione nazionale #futuroallavoro organizzata da Cgil, Cisl e Uil.