I dipendenti delle aziende dell'indotto dell'ex Ilva di Taranto in presidio davanti alla portineria C dello stabilimento siderurgico per protestare contro il mancato pagamento delle fatture da parte di ArcelorMittal, Taranto, 18 novembre 2019. ANSA/ RENATOINGENITO

Prosegue, nonostante l’appello di Confindustria Taranto a sospendere la protesta, il presidio dei lavoratori dell’indotto davanti alla portineria C dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal. Le imprese rivendicano il saldo delle fatture in sospeso, per un credito complessivo di 60 milioni di euro, ma la multinazionale ieri sera, nell’incontro con i sindacati e i vertici locali dell’associazione degli industriali, ha dato rassicurazioni verbali in merito al pagamento a scalare del 60% dello scaduto nell’arco di 15 giorni. Le aziende, secondo quanto riferito dai portavoce della protesta, non accettano la proposta e fissano per domani la data ultima per ricevere i pagamenti dello scaduto complessivo, in assenza dei quali si dichiarano pronte a procedere al fermo totale delle attività.