Nuovo caso di bullismo nel tarantino. Dopo il “caso Stano” di Manduria dove un pensionato morì a causa delle continue torture da parte di una baby gang, un altro pensionato è stato preso di mira da giovani senza scrupolo a Sava, un paesino a pochi chilometri da Taranto. La vittima, un 61enne affetto da disagi psichici, veniva molestato e perseguitato continuamente da 20 giovani del posto che inoltre gli estorcevano denaro.

Sono dunque scattate le indagini da parte dei Carabinieri di Manduria che nelle prime ore del mattino hanno dato esecuzione a 20 misure cautelari personali a carico di soggetti, tutti di Sava, ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione continuata in concorso, furto aggravato, rapina, detenzione e porto illegale di arma da sparo e atti persecutori.

I provvedimenti – di cui 12 a carico di maggiorenni (5 in carcere, 5 agli arresti domiciliari, 2 destinatari di divieto di avvicinamento alla persona offesa) e 8 nei confronti di minorenni (3 condotti in Istituti di Pena Minorile e 5 collocati in Comunità di recupero) – sono stati emessi dai gip del Tribunale Ordinario di Taranto e del Tribunale dei Minori.

In questo caso la celerità delle indagini ha impedito un epilogo tragico come quello del “caso Stano”: la vittima delle persecuzioni messe in atto dalla gang era costretto a subire continue vessazioni e a pagare una sorta di tangente fissa da 20 euro al mese. I giovani erano soliti presentarsi a casa del pensionato disabile armati di pistola depredando l’abitazione di monili d’oro e oggetti di valore.