Carabinieri all'esterno dell'abitazione dell'omicidio a Trepuzzi, in provincia di Lecce, 16 luglio 2018. "Sono stato io ad uccidere mia moglie": con questo biglietto lasciato davanti alla caserma dei carabinieri il marito di Teresa Russo, uccisa con coltellate alla gola, si è autoaccusato del delitto. L'uomo, Michele Spagnuolo, di 77 anni, anche lui come la moglie sordo, aveva annunciato la sua decisione di fare 'una pazzia' con un video-messaggio inviato ieri ad una amica. La coppia si stava separando. ANSA/STEFANIA CONGEDO

Si è ucciso nella sua cella, nel carcere di Taranto, Michele Spagnuolo, il 78enne originario del Tarantino che il 16 luglio scorso aveva ucciso con 41 coltellate la moglie sordomuta, Teresa Russo, di 57 anni, nell’abitazione in cui la coppia risiedeva al civico 8 di via Generale Papadia, a Trepuzzi (Lecce). Spagnuolo si è impiccato con una corda rudimentale e i tentativi di salvarlo sono risultati inutili.

Dopo 9 giorni di detenzione nel carcere di Borgo San Nicola, l’uomo aveva ottenuto gli arresti domiciliari, ma nel novembre scorso si era allontanato dall’abitazione del fratello a Talsano, frazione di Taranto, ed era stata ripristinata nei suoi confronti la custodia in carcere. Spagnuolo era in attesa di giudizio e il 20 marzo prossimo avrebbe dovuto affrontare il processo con rito abbreviato.