La Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, per un totale di 651mila euro, nei confronti di 2 responsabili amministrativi di un’azienda agricola di Ginosa, di 4 funzionari pubblici e di 2 persone di Castellaneta beneficiarie di erogazioni pubbliche.

Il provvedimento cautelare, emesso dal gip Giuseppe Tommasino su richiesta del sostituto procuratore Remo Epifani, scaturisce da indagini che hanno permesso di scoprire una presunta truffa in danno dell’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), ente pubblico economico con sede a Roma la cui attività consiste nel promuovere lo sviluppo delle aziende agricole, consentendo l’acquisto di terreni rurali con la concessione di mutui agevolati.

Secondo l’accusa, l’Ismea avrebbe acquistato alcuni terreni dall’azienda agricola di Ginosa ad un prezzo esorbitante rispetto alle normali valutazioni di mercato, in relazione ai rapporti di valutazione tecnica redatti da tre funzionari dello stesso ente ed avallati da un funzionario della Regione Puglia.

Tali terreni sono stati poi ceduti a 2 persone fisiche residenti a Castellaneta, risultate poi soci della stessa azienda agricola ginosina. Le due persone, padre e figlia, nel contempo, per sostenere l’acquisto dei terreni, hanno ottenuto dall’Ismea un finanziamento agevolato con pagamenti rateali, dei quali veniva di fatto onorata soltanto la prima rata. Le otto persone coinvolte sono state tutte denunciate in concorso per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità materiale commessa dal privato in atto pubblico.