Rubavano cozze allevate nel mare di Taranto e le vendevano prima che fossero depurate, immettendo in commercio quintali di prodotti con elevati tassi di diossina e quindi molto pericolosi per la salute. Sette persone sono state arrestate nella notte (due sono state condotte in carcere e cinque ai domiciliari), nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Direzione marittima di Bari.

Le indagini, condotte dalla Capitaneria di porto di Taranto, sono scattate in seguito alle denunce per furto di alcuni mitilicoltori del Mar Piccolo e del Mar Grande. In entrambe le aree vigono severe norme che impongono il trattamento delle cozze prima della commercializzazione, a causa dei livelli di inquinamento da diossina. I prodotti messi in commercio, invece, non erano sottoposti ad alcun tipo di depurazione pur essendo spacciati come depurati grazie a false certificazioni. Il commercio era effettuato su tutto il territorio nazionale.

Al termine delle indagini della guardia costiera, la Procura di Taranto ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di sette ordinanze di custodia cautelare in cui vengono contestati, a vario titolo, i reati di furto, ricettazione, distribuzione e successiva commercializzazione su tutto il territorio nazionale di prodotti ittici contaminati.