Svolta nel caso dell’omicidio dell’imprenditore agricolo sangiorgese Ciro Piccione. E’ stata chiesta, infatti, la condanna a 16 anni e 8 mesi di carcere per Salvatore Mele, operatore ecologico di trent’anni, incensurato, residente a Lizzano, presunto autore del delitto. La richiesta è stata formulata ieri mattina, per omicidio volontario con dolo d’impeto, dal procuratore aggiunto Maurizio Carbone nell’udienza del processo che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup.

L’imprenditore fu freddato la mattina del 12 maggio 2017. I familiari di Ciro Piccione hanno chiesto un risarcimento danni per un milione di euro. Poco più di un anno fa i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale fermarono Salvatore Mele al termine delle indagini durante le quali gli investigatori avevavano ascoltato diverse persone informate sui fatti, verificato telefonate e comunicazioni attraverso sms e WhatsApp della vittima e di persone a lui vicine, visionato i filmati di numerose telecamere di videosorveglianza. Mele, fidanzato della figlia di un’amica della vittima, la sera dell’11 maggio e la mattina del 12, giorno in cui avvenne l’omicidio, aveva avuto contatti telefonici con l’imprenditore.