Sciopero Ilva a Taranto contro Piano Am InvestCo (foto collaboratore Giacomo Rizzo - 9 ottobre 2017)

Altolà dei sindacati metalmeccanici all’ingresso ufficiale di Am Investco nell’Ilva di Taranto dall’1 luglio prossimo senza accordo con i sindacati. Fim, Fiom, Uilm e Usb Taranto lo dicono in una nota congiunta riferendosi alla società acquirente che fa capo alla multinazionale Arcelor Mittal. «Il contratto di aggiudicazione del 5 giugno 2017, sottoscritto dai commissari straordinari e Arcelor Mittal, fissa al prossimo 1 luglio la scadenza per la definitiva fase di affitto e acquisizione del gruppo Ilva – dicono Fim, Fiom, Uilm e Usb – in questi giorni si susseguono notizie in merito al possibile ingresso di Arcelor Mittal in Ilva, anche in assenza dell’accordo sindacale, a cui si aggiungono dichiarazioni di dirigenti e prime linee che parlano, a nessun titolo e senza nessuna consapevolezza della trattativa, di numeri e di contratti, generando di fatto confusione tra i lavoratori».

Per i sindacati, «quanto previsto all’interno del contratto, in merito alle clausole sospensive per perfezionare la vendita, risulta di fatto ancora inattuato, soprattutto per quanto concerne l’accordo sindacale che per Fim, Fiom, Uilm e Usb rimane un vincolo imprescindibile senza il quale non consentiremo l’ingresso del nuovo acquirente». «Il futuro occupazionale e ambientale di Taranto infatti – sottolineano ancora i sindacati – non può e non deve avere delle scadenze se prima non vengono affrontati nel merito e risolti i punti rimasti ancora in sospeso per perfezionare la vendita del gruppo Ilva. Pertanto – aggiungono -qualora non dovesse arrivare una convocazione dal Mise entro il prossimo 26 giugno, già messo a conoscenza della gravità della situazione e delle imminenti scadenze, riuniremo immediatamente il consiglio di fabbrica Ilva per decidere le iniziative di mobilitazione necessarie a impedire azioni unilaterali da parte di Am Investco. Nessuno – concludono i sindacati metalmeccanici – può sentirsi svincolato da una complessa vertenza come quella dell’Ilva ed ogni soggetto attivo della trattativa deve fare la sua parte, nessuno escluso».