Alle prime ore del mattino di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari delle Compagnie Carabinieri dipendenti dal Comando Provinciale di Taranto, con il supporto di un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri Bari Palese ed unità cinofile antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione, a San Marzano di San Giuseppe, Sava e Grottaglie a 13 provvedimenti cautelari in carcere, a carico di 12 maggiorenni ed 1 soggetto minorenne all’epoca dei fatti in contestazione.

In dettaglio: 12 provvedimenti sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Taranto, Dr.ssa Paola INCALZA, su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica di Taranto, d.ssa Ida PERRONE, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di “concorso in detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, mentre un provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Taranto – Dr.ssa Paola FERRARA – su richiesta del Procuratore Capo per i Minorenni, Dr.ssa Antonella MONTANARO.

Le indagini sono state avviate a dicembre 2015 dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo sotto la direzione della Procura jonica, a seguito dell’arresto in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, di una donna incensurata di San Marzano di San Giuseppe, operato da militari della locale Stazione Carabinieri, poiché trovata in possesso, presso la propria abitazione, di hashish e marijuana. Le investigazioni, condotte attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e servizi di osservazione, pedinamento e videoripresa, si sono concluse ad agosto 2016, consentendo di individuare un gruppo di soggetti, alcuni dei quali incensurati, dediti allo spaccio di stupefacenti (cocaina ed hashish), operante in San Marzano, Sava, Grottaglie, Fragagnano e Torricella, tutti centri ubicati in provincia di Taranto ed a Francavilla Fontana nel brindisino. Alcune delle persone coinvolte sono legate da vincoli di parentela con i membri della famiglia Soloperto di San Marzano, in particolare con Angelo Soloperto, 51enne, detto “Lino capone”, che ha anche precedenti per associazione mafiosa e Francesco Soloperto, 50enne con precedenti per stupefacenti, detto “Franco capone”, storici esponenti del gruppo egemone di quel centro e paesi limitrofi, denominato appunto clan “SOLOPERTO”, entrambi raggiunti dall’odierna ordinanza.

In tale contesto, sin dalle prime fasi dell’attività di polizia giudiziaria, emergeva la figura di Gianfranco Soloperto 23enne figlio di Francesco, impegnato nell’approvvigionamento di cocaina ed hashish; nell’organizzazione del trasporto dello stesso, acquistato dal 56enne di Grottaglie Raffaele Carriero, già noto alle forze dell’ordine; nell’affidamento e cessione della droga ad insospettabili incensurati di Sava identificati nei presunti pusher Marco D’Amato, Giuseppe e William VOZZA , rispettivamente 27enne e 21enne, nonché nella cessione di quantitativi agli acquirenti. In particolare, lo spaccio avveniva in una centrale piazza di San Marzano, con fugaci passaggi di involucri e danaro spesso in favore di soggetti che rimanevano in macchina e poi si allontanavano rapidamente.

Nella sua attività, Gianfranco Soloperto si sarebbe avvalso stando a quanto riportato dagli inquirenti, anche, della collaborazione dello zio il 33enne Cataldo Catapano, con precedenti in materia di stupefacenti, del cugino 28enne Francesco Soloperto, detto “Checco”, anch’egli con precedenti per stupefacenti e di un minore, all’epoca dei fatti 17enne, tutti di San Marzano di San Giuseppe. All’occultamento e spaccio della droga avrebbero concorso inoltre due giovani donne di San Marzano di San Giuseppe, Maria Teresa Capriuli, incensurata moglie 29enne di Cataldo Catapano e Tonia Cotugno con precedenti di Polizia, compagna 24enne di Francesco Soloperto detto “Checco”, incaricate anche della vendita al dettaglio e della raccolta dei proventi. Le indagini hanno consentito inoltre, di individuare un incensurato 36enne del luogo, Graziano Antonucci, che si sarebbe occupato della custodia dello stupefacente presso la propria abitazione o in altri luoghi sicuri, e stando a quanto emerso dalle indagini avrebbe provvefuto alla lavorazione e preparazione delle forniture, successivamente prelevate di volta in volta da Gianfranco Soloperto.

Le attività tecniche hanno consentito di accreditare che, per quanto atteneva ai quantitativi di “hashish”, venivano utilizzati i termini convenzionali di “pacco” o “pacchettino”, e l’indicazione del logo di marchiatura della panetta, del tipo “AP” – “PBC” – “MERCEDES” e “DIAMANTE”. I destinatari delle misure sono stati condotti rispettivamente i maggiorenni presso la Casa circondariale di Taranto ed il destinatario del provvedimento del Giudice Minorile all’Istituto Penitenziario per Minori di Bari.

La denominazione dell’Operazione, “Zar”, trae origine dall’imperativo che Gianfranco Soloperto più volte avrebbe esclamato ai suoi acquirenti: “adesso mi devono dare conto…tutti”, ritenendosi l’unico ed indiscusso referente di San Marzano, un centro di cultura albanese arbëreshe, proprio come un “imperatore orientale”, appunto uno Zar.

Durante le operazioni di cattura uno dei soggetti, all’arrivo dei militari, ha tentato invano di sottrarsi all’arresto, scavalcando il muro di cinta della propria abitazione, venendo bloccato dai Carabinieri impiegati nel dispositivo di cinturazione dell’edificio.

Nel corso delle perquisizioni, sono stati trovati e sequestrati: gr 0,40 di hashish occultati all’interno di una scatola nella disponibilità di Marco D’Adamo; gr. 2,9 di marijuana illecitamente detenuti da William Vozza e presso l’abitazione di Francesco Soloperto, detto “Checco”, e’ stata trovata e sequestrata la somma di danaro contante di € 2.550, prevalentemente composta da banconote di piccolo taglio e ritenuta provento dell’attività di spaccio, nonché materiale vario utilizzato per il confezionamento delle dosi. Lo stupefacente sequestrato sarà analizzato dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto per esami tecnici. Questo l’elenco fornito dai Carabinieri delle persone arrestate ed associate alla Casa Circondariale di Taranto. Il minore nel carcere minorile:

– ANTONUCCI Graziano, nato a Grottaglie il 29.03.1981;
– CAPRIULI Maria Teresa, nato a Taranto il 28.07.1987;
– CARRIERO Raffaele, nato Grottaglie il 04.02.1961;
– CATAPANO Cataldo, nato a Grottaglie il 17.8.1984;
– COTUGNO Tonia, nata a Grottaglie il 19.06.1992;
– D’ADAMO Marco, nato a Taranto il 26.05.1989;
– SOLOPERTO Angelo, nato a San Marzano di San Giuseppe 22.08.1965;
– SOLOPERTO Francesco, nato a Grottaglie il 09.07.1988;
– SOLOPERTO Francesco, nato a San Marzano di San Giuseppe il 09.04.1967;
– SOLOPERTO Gianfranco, nato a Grottaglie il 14.08.1993;
– S. M. (minorenne all’epoca dei fatti in contestazione);
– VOZZA Giuseppe, nato a Taranto il 11.02.1996;
– VOZZA William, nato a Taranto il 14.12.1995;