Hanno lasciato il carcere i tre giovani di Palagiano condannati in primo grado a 6 anni per la violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 23enne, consumata a Massafra il 31 agosto scorso, e arrestati nel giro di poche ore dopo la denuncia della vittima. I legali dei tre imputati (di 24, 28 e 35 anni) hanno ottenuto la sostituzione della misura con i domiciliari dal giudice Giovanni Caroli, il quale ha ritenuto non esserci pericolo di fuga da parte dei giovani. A pesare, anche l’assenza di precedenti penali. Dunque per il giudice non ci sono le esigenze cautelari gravi a tal punto da richiedere il carcere. Solo per uno degli imputati, il 28enne, è stato imposto il braccialetto elettronico. Al termine del processo con rito abbreviato, circa un mese fa, ai tre giovani è stata inflitta una condanna a 6 anni di carcere, inferiore rispetto agli 8 anni chiesti dalla pubblica accusa. Il gup aveva anche riconosciuto una provvisionale di 20mila euro alla vittima che si era costituita parte civile. Dopo l’arresto in seguito ai fatti avvenuti nella notte del 31 agosto dello scorso anno, i tre palagianesi finirono in carcere perché “soggetti caratterizzati da estrema spregiudicatezza” e in grado di “compiere azioni analoghe” se lasciati liberi, scriveva il pm di allora. Oltre alla violenza sessuale di gruppo, la Procura ha contestato nei loro confronti anche il reato di lesioni personali. Quella notte i tre si erano offerti di accompagnare la vittima ed una coppia di amici a casa, di rientro da una serata. Una volta lasciata la coppia, anziché accompagnare anche la 23enne si allontanarono nelle campagne di Massafra dove si consumò la violenza. La giovane venne poi accompagna in città ma lontana da casa. I tre imputati provarono a minimizzare l’accaduto parlando di un gioco. Ma la giovane, accompagnata dal fratello, si recò in ospedale e raccontò quanto le era accaduto. Violenze accertate anche dalle visite mediche.