Home Cronaca Sequestrati 1,9 milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica

Sequestrati 1,9 milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica

Operazione della Guardia di Finanza in tutta la provincia Tarantina

Nelle ultime settimane le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito, presso alcune aziende ed esercizi commerciali di Taranto, Statte, Martina Franca, Ginosa Marina, Laterza, Manduria, Sava e Avetrana, mirati controlli a contrasto dell’illecita commercializzazione di prodotti non conformi e potenzialmente dannosi per la salute pubblica.

Gli interventi, eseguiti dai Finanzieri del Gruppo di Taranto, delle Compagnie di Martina Franca e Manduria e della Tenenza di Castellaneta, hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro 1,9 milioni di prodotti di vario genere, tra i quali articoli in plastica per uso alimentare, bigiotteria, cosmetici, oggetti per la casa e materiale di cancelleria privo delle informazioni previste dal “Codice del Consumo”. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.

All’esito degli interventi, i Finanzieri tarantini hanno proceduto a segnalare alle competenti Autorità i titolari di 10 delle rivendite interessate dai controlli.

Le indagini della Guardia di Finanza proseguono e sono ora finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite accertate.

Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

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