Ammontano a oltre 14 milioni di euro i ricavi non dichiarati e a circa 1,8 milioni di euro l’I.V.A. evasa, con la segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria di 17 supposti responsabili.

Questo è il bilancio di una serie di interventi condotti dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto a contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale.

Sono state interessate dalle ispezioni dei finanzieri jonici alcune imprese presenti in diversi comuni della provincia, operanti tra gli al-tri nei settori economici della ristorazione, del trasporto merci, del commercio di prodotti alimentari e dei lavori edili, nonché i titolari di alcuni studi professionali.

Tali soggetti economici sono emersi all’esito di specifiche analisi di rischio svolte dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma ovvero nell’ambito di specifiche attività investigative condotte dai Reparti operanti.
Al termine degli interventi, implementati anche attraverso la valorizzazione degli elementi emersi dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle hanno constatato l’omessa dichiarazione di ricavi derivanti dall’esercizio delle imprese e delle attività professionali controllate per oltre 14 milioni di euro, nonché l’evasione dell’I.V.A. per circa 1,8 milioni di euro, con la conseguente segnalazione alla Procura della
Repubblica di Taranto di 17 pre-sunti responsabili, in relazione all’ipotesi di reato di omessa presentazione delle dichiarazioni prescritte dalla normativa tributaria.

Contestualmente, è stata avanzata alla locale Autorità Giudiziaria una richiesta di sequestro di beni per un importo di oltre 5 milioni di euro, pari alle imposte complessivamente evase.
La competente A.G. di Taranto ha prontamente intrapreso specifici approfondimenti finalizzati a verificare la fondatezza delle ipotizzate responsabilità penali, nonché la sussistenza dei presupposti per la sottoposizione a sequestro dei beni e delle disponibilità economiche riferibili ai soggetti interessati dagli accertamenti.

Per il principio di “presunzione di innocenza” la responsabilità delle persone sottoposte a indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna. I risultati di servizio conseguiti testimoniano ancora una volta l’impegno congiunto della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica tarantina nell’azione di contrasto all’evasione fiscale nelle sue molteplici forme.

Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).