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Ritrovati circa 200 chilogrammi di cozze nere in cattivo stato di conservazione, controlli della Polizia di Stato

Al setaccio anche attività commerciali

Continuano i controlli della Polizia di Stato per contrastare la vendita illegale di mitili
potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini.
I poliziotti del Commissariato Borgo, unitamente al personale della ASL di Taranto,
hanno effettuato diversi servizi di osservazione nella zona del fiume Galeso al fine di
impedire che i mitili raccolti illegalmente in zona possano finire sulle tavole dei cittadini.
Dopo alcune ore di appostamento, i colleghi hanno notato un’autovettura uscire da una
stradina sterrata e hanno deciso di seguire il mezzo dal quale fuoriusciva una copiosa quantità di acqua che si riversava sul manto stradale.

Gli investigatori hanno deciso di procedere al controllo del mezzo all’interno del quale
sono state rinvenuti circa 200 kg di cozze nere, prive di tracciabilità ed in cattivo stato di
conservazione.
I mitili, su disposizione del medico veterinario dell’ASL, sono stati distrutti con mezzo
AMIU, mentre il conducente dell’autovettura è stato denunciato perché ritenuto presunto
responsabile del reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di
conservazione.
Stesso copione quello che i colleghi, coadiuvati dal personale dell’ASL di Taranto, si
sono trovati di fronte, quando qualche giorno dopo hanno effettuato nuovamente sopralluoghi in zona Galeso per monitorare le attività in zona.

Anche in questo caso hanno notato un furgone di colore bianco che si allontanava
speditamente dalla zona e dal quale fuoriusciva una gran quantità di acqua.

A seguito del controllo del mezzo, è emerso che all’interno dello stesso erano stipati
circa 300 kg di cozze nere, prive di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione.
Anche in questo caso, il materiale è stato posto sotto sequestro e successivamente
distrutto come prevede la normativa vigente.
Il proprietario del mezzo è stato denunciato perché ritenuto presunto responsabile del
reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.

A seguito di un’indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione della locale
ASL per un caso sospetto di ricovero per una malattia trasmessa da alimenti, che annoverava tra le possibili cause l’assunzione di prodotti ittici, i colleghi del Commissariato Borgo e dell’ASL hanno effettuato dei controlli presso la struttura dalla quale, a detta della presunta vittima, erano stati acquistati i mitili.

Il sopralluogo della rivendita mobile, posizionata in zona Paolo VI, ha rivelato che
erano pronti per la vendita: 5 kg di gamberetti, 4kg di merluzzi, 4 kg di mazzancolle, 3 kg di gamberoni, 8 kg di spigole/orate, 4 kg di triglie, 5 kg di cozze nere e n.16 vaschette di cozze nere, tenuti a temperatura ambiente e privi di ghiaccio per la conservazione e nessun
documento attestante la tracciabilità.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e distrutto, mentre il titolare
dell’esercizio commerciale è stato denunciato in quanto ritenuto presunto responsabile del
reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.
Sempre i colleghi del Commissariato Borgo sono intervenuti, nei giorni scorsi, per una
segnalazione giunta alla Sala Operativa 113 della Questura per un furto in una farmacia del
centro città.

Gli investigatori, dopo aver visionato le telecamere interne dell’esercizio commerciale,
hanno individuato e rintracciato, subito dopo, il presunto autore del furto, personaggio già
noto alle Forze dell’Ordine con numerosi precedenti penali alle spalle, recuperando anche la
merce poco prima sottratta dalla Farmacia.

Il 46enne è stato denunciato perché ritenuto presunto responsabile del reato di furto
aggravato, mentre le creme sono state restituite all’avente diritto.
I colleghi del Commissariato di Manduria, invece, hanno, di recente notificato un
provvedimento di sospensione di 7 giorni dell’attività di somministrazione di alimenti e
bevande ad un bar di Manduria.

Le motivazioni che sono alla base del provvedimento adottato dal Questore di Taranto
Massimo GAMBINO, sono riconducibili ai diversi sopralluoghi effettuati dalla Polizia di
Stato presso il predetto bar, a seguito dei quali è emerso che lo stesso fosse assiduamente
frequentato da numerosi avventori con pregiudizi penali e precedenti di polizia gravi.

Considerato che tale situazione potrebbe rappresentare di fatto un pericolo per l’ordine
e la sicurezza pubblica, nonché per la moralità ed il buon costume, il Questore di Taranto ha
ritenuto necessaria l’emissione del provvedimento di sospensione.

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