I colleghi della Squadra Volante sono intervenuti per la segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura 113 di una lite tra due individui presso un noto supermercato in Viale Magna Grecia.
Giunti in prossimità dell’attività commerciale, i poliziotti hanno notato un individuo di circa 35/40 anni con indosso una tuta da lavoro che discuteva animatamente con il direttore del supermercato e che alla vista della pattuglia si è dato a precipitosa fuga.
Il direttore ha riferito che poco prima, l’uomo, accompagnato da una donna, era entrato nel supermercato ed aveva verosimilmente trafugato diversi prodotti esposti sugli scaffali, staccando le targhette antitaccheggio e occultandole nella borsa della donna, che usciva indisturbata, mentre l’uomo si fermava alle casse per pagare altri articoli.
Il direttore ha tentato di raggiungere la donna all’esterno e l’ha invitata a rientrare.
La stessa ha ottemperato alla richiesta del responsabile, ma una volta dentro, l’uomo con cui si accompagnava ha invitato il direttore di non avvisare le forze dell’ordine in quanto avrebbe pagato i prodotti.
Il direttore, invece, ha allertato il 113 richiedendo l’intervento delle Volanti.
A questo punto i due individui per assicurarsi la fuga hanno minacciato il responsabile, mentre la donna prima ha spintonato due dipendenti intervenuti in aiuto e dopo, a bordo dell’auto, ha tentato di investire i due addetti del supermercato e il compagno si è dato a precipitosa fuga a piedi.
Immediate sono scattate le ricerche: poco dopo gli agenti hanno individuato l’uomo apparso subito molto agitato nel corso del controllo: è stata rinvenuta nelle immediate vicinanze la tuta che indossava poco prima davanti al supermercato.
Lo stesso spontaneamente ha ammesso di essersi cambiato d’abito per depistare le indagini.
Poco dopo, si è presentata al supermercato la donna che era, poco prima fuggita, a bordo dell’autovettura.
I colleghi hanno rinvenuto, all’interno del veicolo, alcuni generi alimentari appartenenti ad un’altra catena di distribuzione e dei quali la donna non ha saputo dare alcuna spiegazione, mentre all’interno della borsa è stato rinvenuto un cacciavite, utilizzato presumibilmente dalla coppia per staccare le etichette anti taccheggio.
Vista la dubbia provenienza dei prodotti alimentari trovati all’interno dell’autovettura, i colleghi hanno contattato la direttrice del punto vendita a cui presumibilmente era stata sottratta la merce: la responsabile, dopo aver verificato il codice apposto sulla merce rinvenuta, codice univoco per punto vendita, ha riconosciuto come appartenenti al supermercato da lei gestito la merce in questione.
Poiché la merce trafugata non era stata danneggiata, in quanto deperibile, è stata restituita all’avente diritto.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria, i due sono stati denunciati perché presunti responsabili dei reati di rapina impropria e ricettazione in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere.