E’ notte fonda, quando un equipaggio della sezione radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taranto, nel corso di un servizio di pattugliamento nel quartiere “Tamburi”, che rientra nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione disposti dal Comando Provinciale di Taranto, nota un giovane camminare a piedi. Ai militari non sfugge un atteggiamento alquanto “sospetto” del giovane il quale, constatando di essere stato notato dai Carabinieri, alla vista dei militari che gli si avvicinavano, si disfaceva di un oggetto dandosi a precipitosa fuga a piedi.

I due carabinieri, dopo un breve inseguimento, riuscivano a bloccarlo e a recuperare l’oggetto di cui questi si era poco prima disfatto, accertando che si trattava di una pistola. In particolare emergeva che l’arma, in origine era del tipo “scacciacani”, aveva la canna e il sistema di alimentazione opportunamente modificati al punto tale da trasformarla in una vera pistola calibro 6.35, in grado di esplodere colpi, atteso che era anche completa di un caricatore con relativo munizionamento. Alla luce di quanto rinvenuto, i militari ampliavano il controllo anche presso il domicilio del giovane, un tarantino classe 2000, rinvenendo, nel corso di una perquisizione, 3 bossoli calibro 9×21.

L’arma ed il munizionamento venivano sottoposti a sequestro. Il giovane, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G., veniva sottoposto agli AADD.