Un camionista, per falsare i risultati del cronotachigrafo, non ha esitato, con un artifizio fantasioso, ad installare all’interno dell’abitacolo della cabina dell’autoarticolato, un dispositivo elettronico con telecomando che, manovrato all’occorrenza, è in  grado di agire direttamente sul sensore del cronotachigrafo.

Uno stratagemma che gli ha consentito di farlo risultare in pausa mentre era alla guida del camion. Il conducente del mezzo pesante, un siciliano di 52 anni, è stato denunciato dal personale della Polizia Stradale di Taranto durante specifici servizi mirati al contrasto dell’illegalità nel settore dell’autotrasporto con particolare attenzione  al controllo sul  rigoroso rispetto dei tempi di guida e di riposo osservati dagli autotrasportatori.

Per il trasgressore è scattata una multa di quasi 3 mila euro e la decurtazione di 10 punti dalla patente con sospensione della stessa da 15 giorni a tre mesi. È stato inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di “rimozione dolosa di cautela contro gli infortuni sul lavoro”. La manomissione di questi dispositivi è agevolata da un trucco, che non emerge in maniera palese.

I sistemi finalizzati all’alterazione dei tempi di guida sono diversi: alterazione dei cronotachigrafi con strumenti elettronici che azionati da pulsanti nascosti o telecomandi azzerano durante la marcia il tracciato della velocità e delle ore di guida ovvero sostituzione dei fogli di registrazione con altri intestati a conducenti non presenti durante il viaggio.

Un autotrasportatore stanco, al volante di un veicolo con un carico di merce, lungo 16 metri ed alto 4 metri, potrebbe essere una vera e propria miscela esplosiva, potenziale pericolo per sé e per gli utenti della strada.