Una probabile rapina finita nel sangue potrebbe essere una delle possibili cause alla base dell’uccisione di Giacomo Fiorino, originario di Martina Franca, a Managua in Nicaragua.

Le notizie raccolte sono frammentarie, ma secondo fonti locali il corpo del 54enne sarebbe stato trovato riverso sul pavimento in una pozza di sangue domenica scorsa, assieme a quello di una donna di 45 anni, Claudia Carrillo. Fiorino pare vivesse da anni nella capitale del Nicaragua dove gestiva il negozio “Casa Italia”, costituito da un autolavaggio, un’officina e una panetteria. Sempre stando a fonti del luogo gli agenti di polizia e dell’Istituto di medicina legale si sarebbero recati sul posto per svolgere e avviare le relative indagini. Ovviamente le autorità locali non escludono nessuna pista, compresa quella del delitto passionale. Frammentarie anche le notizie riferite alla famiglia, complice anche la difficile situazione sociale del Paese dell’America centrale noto per le sue bellezze paesaggistiche, ma soprattutto per la sua situazione politica e sociale in caduta libera.

Il corpo di Giacomo Fiorino e della donna 45enne sarebbero stati ritrovati da un dipendente, arrivato sul posto per iniziare il suo turno di lavoro, al momento della riapertura del locale. Secondo una prima ricostruzione, così come riportato da alcune testate del posto, Fiorino utilizzava il suo negozio anche come sua residenza, in quanto l’uomo pare dormisse all’interno della sua attività.