Un’organizzazione criminale dedita al furto di autovetture, alla ricettazione, al riciclaggio e alle estorsioni è stata sgominata a Taranto a seguito di indagini condotte dalla Squadra Mobile.

Nel dettaglio cinque sono le ordinanze di custodia cautelare in carcere e 8 gli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione denominata “500 cash”. L’indagine ha preso avvio nel febbraio 2018, sulla scorta di numerose denunce di furti di auto consumati nel capoluogo e nella provincia di Taranto, ed ha consentito di accertare l’operatività (sino a giugno 2018) di un’articolata organizzazione operante principalmente nella provincia di Taranto (ma con episodi delittuosi rilevati successivamente anche nelle province di Brindisi e Lecce), dedita appunto ai furti di autovetture di ultima generazione (Fiat 500, Fiat Panda, Lancia Y e Land Rover “Evoque”), ricettazione e estorsione nei confronti dei legittimi proprietari, il cosiddetto “cavallo di ritorno”. I furti delle auto avvenivano nel giro di pochi minuti ed anche in pieno giorno.

Secondo il quadro ricostruito dagli investigatori l’associazione “poteva vantare la disponibilità di mezzi e infrastrutture (di arnesi ed attrezzi utili allo scassinamento delle autovetture o alla loro “cannibalizzazione”; di centraline elettroniche di autovetture di ultimissima generazione; di locali “sicuri”, anche fuori provincia, dove custodire i materiali necessari a compiere i furti oppure dove parcheggiare provvisoriamente i veicoli rubati), di figure professionali di comprovata esperienza come meccanici e carrozzieri. In tutto i soggetti individuati ed indagati sono 22.