Gli Agenti della Polizia di stato hanno tratto in arresto Andrea PROTO, pregiudicato di 36 anni, per violenza, minacce, resistenza a PP.UU., lesioni personali e sequestro di persona.
Durante la decorsa notte un grido di aiuto di una giovane donna ha messo in allarme gli equipaggi della Sezione Volanti che sono subito intervenuti in un appartamento di uno stabile di via Nitti.
Sul posto, gli Agenti hanno preso contatti con la giovane donna che in lacrime ed in preda alla disperazione ha raccontato loro che il proprio compagno, dopo l’ennesima lite, l’aveva scaraventata fuori dall’abitazione e le aveva persino impedito di portare con se il figlio minore, avuto da una precedente relazione.

I poliziotti immediatamente hanno raggiunto l’appartamento posto al secondo piano e dopo aver insistito a suonare il campanello, chiamando l’uomo più volte, ma senza ricevere risposta.
Considerate le circostanze e temendo per l’incolumità del minore, gli operanti hanno sfondato la porta d’ingresso, sebbene fosse stata dall’uomo barricata dall’interno con una scrivania ed altri mobili.
Una volta all’interno i poliziotti hanno subito recuperato il minore che stava dormendo su di un divano, consegnandolo alle cure della sua mamma ed entrambi messi al sicuro nell’auto di servizio.
In questo frangente il proto, accortosi della presenza degli Agenti, reagiva contro di loro con inaudita violenza, minacciandoli e nel tentativo di aggredirli mandava in frantumi le vetrate di una porta, procurandosi delle lesioni ad un piede. Dopo essersi divincolato si è recato nel bagno dove ha messo il collare ad un grosso cane corso, rendendosi così inavvicinabile fino a scendere in strada.

Data la notoria pericolosità del soggetto che annovera molti precedenti specifici, nonostante la sua energica resistenza e le minacce di morte rivolte agli Agenti, nonché della presenza del cane, il PROTO è stato immobilizzato e tratto in arresto.

Cosicchè la donna ha potuto fare rientrare nella propria abitazione e alla stessa è stato affidato anche il molosso; il PROTO dopo essere stato medicato per le ferite al piede presso il locale Ospedale Civile, dove è risultato positivo all’assunzione di droghe, al termine delle formalità di legge è stato associato alla locale Casa Circondariale.