La proposta, anche se paventata da tempo, è stata formulata pubblicamente solo giovedì 6 settembre: “Intitoliamo una via importante di Taranto ad Alessandro Leogrande”. Un appello firmato, tra gli altri, dagli scrittori Giancarlo De Cataldo e Mario Desiati, e dal critico Christian Caliando, intervenuto anche sulle pagine di Repubblica Bari.

Proposta alla quale Rinaldo Melucci, sindaco della città natale del giornalista, scrittore e intellettuale morto a 40 anni lo scorso novembre, ha risposto positivamente. “Ai tanti cittadini, che ringraziamo per aver espresso il desiderio di intitolare alla memoria del grande e tanto amato scrittore tarantino – scrive Melucci – un luogo della città, annunciamo che l’amministrazione comunale ha condiviso questa esigenza e ha provveduto a convocare la commissione toponomastica”.

Taranto, come Tirana da venerdì 7 settembre, avrà quindi una strada (o una piazza) dedicata all’autore di libri come Uomini e caporali e La frontiera. Non solo. Perché per Melucci “resta l’impegno di intitolare a Leogrande anche una sala del Palazzo degli Uffici”. Edificio chiuso e in ristrutturazione da oltre un decennio, che ha ospitato il liceo Archita, dove lo scrittore si è formato e ha portato avanti, in seguito, progetti con i suoi studenti.