I Carabinieri della Compagnia di Manduria, al termine di una rapidissima indagine, hanno arrestato, con l’accusa di omicidio stradale, un 37enne di Torre Santa Susanna, ritenuto responsabile dell’investimento avvenuto la sera del 31 luglio scorso, sulla strada provinciale 98 che collega Manduria ad Oria. In seguito all’incidente ha perso la vita un 86enne manduriano che si trovava in sella alla sua bicicletta.

Questa la ricostruzione degli inquirenti della Compagnia messapica, che hanno proceduto ai rilievi del sinistro: sono stati trovati sul posto alcuni pezzi dello specchietto retrovisore e di paraurti, verso le ore 19 di martedì 31 luglio, un’autovettura di colore grigio scuro, mentre percorreva la S.P. 98, con direzione di marcia Santuario di San Cosimo a Manduria, avrebbe investito l’anziano che viaggiava in bicicletta lungo il margine destro della carreggiata, nella stessa direzione di marcia dell’auto. Il conducente del veicolo, subito dopo il sinistro, si e’ reso irreperibile, mentre l’anziano, soccorso da personale del 118 allertato da una automobilista in transito, decedeva durante il trasporto in Ospedale.

I Carabinieri, immediatamente intervenuti sul posto hanno analizzato paraurti e lo specchietto retrovisore destro, ad e’ stato accertato che l’autovettura coinvolta nell’incidente era una Toyota Rav4 di colore grigio scuro.

Durante le indagini finalizzate a rintracciare l’auto ed identificare il conducente, monitorate le autocarrozzerie della zona, le rivendite di pezzi di ricambio e gli autodemolitori, cercando anche di censire i proprietari di veicoli di quel modello e colore residenti a Manduria e nei vicini centri delle province di Taranto e Brindisi, non tralasciando di visionare le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti lungo le arterie stradali ritenute possibili itinerari di fuga percorsi dall’autovettura ricercata.

La svolta nelle indagin quando i militari della Compagnia di Manduria, ritornati sul luogo dell’investimento per raccogliere ulteriori elementi utili alla ricostruzione dell’evento, hanno notato transitare un autoveicolo corrispondente a quello da ricercare, visibilmente incidentato: in particolare con paraurti ammaccato e privo di modanatura in plastica del passo ruota; faro destro rotto, parafango destro ammaccato, fendinebbia destro mancante, specchio laterale destro mancante con relativa staffa di fissaggio al veicolo divelta, copriruota sottoscocca destro danneggiato. I danni alla carrozzeria venivano subito ritenuti del tutto compatibili con quelli che si ipotizzava dovesse avere il mezzo investitore, in base ai pezzi di carrozzeria rinvenuti sul posto.

Gli inquirenti, quindi hanno subito controllo il conducente che, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, e’ stato trovato in possesso della parte motorizzata dello specchio retrovisore laterale destro dell’auto, riposto nel vano porta bagagli, completamente distrutto e privo di alcuni pezzi.

L’uomo, condotto in caserma per i conseguenti approfondimenti, dopo un iniziale tentennamento, confidava ai militari le proprie responsabilità circa l’investimento dell’anziano ciclista, riferendo che, dopo averlo investito, si era fermato per sincerarsi delle sue condizioni e prestare soccorso ma, colto dal panico, al sopraggiungere di una passante, la invitava a chiamare i soccorsi e si allontanava a bordo della propria autovettura.

La testimonianza della passante che aveva allertato il 112, la quale ha riconosciuto l’uomo come il conducente dell’auto presente sul luogo del sinistro, confermando che le aveva chiesto di attivare i soccorsi, nonché i danni al veicolo e la perfetta corrispondenza delle parti della carrozzeria rinvenute in sede di sopralluogo con quelle mancanti dalla Toyota di proprietà dell’uomo, consentivano ai Carabinieri di Manduria, nella tarda serata di ieri, di procedere all’arresto del 37enne incensurato.

L’uomo, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno della Procura jonica, Dott.ssa Filomena Di Tursi, veniva condotto presso l’abitazione di residenza e sottoposto agli arresti domiciliari. Il veicolo, risultato peraltro sprovvisto di copertura assicurativa e non in regola con la revisione, veniva sottoposto a sequestro.