Migliaia di persone hanno affollato ieri sera il centro di Taranto per l’apertura del Medimex, il grande evento di musica promosso dalla Regione Puglia attraverso Puglia Sound che quest’anno, per la prima volta, è ospitato dal capoluogo ionico dopo essere stato a Bari nelle edizioni precedenti.

L’evento clou è stato dopo le ore 22.30 con il concerto dei Kraftwerk sulla rotonda del Lungomare dove questa sera si esibiranno i Placebo. I Kraftwerk sono un’esclusiva per l’Italia mentre per i Placebo c’è il sold-out con 8200 spettatori, quanti per motivi di sicurezza ne sono stati autorizzati sulla rotonda.

I due concerti sono a pagamento, il resto degli appuntamenti di Medimex gratuiti. Insieme ai due eventi top, Kraftwerk e Placebo, anche una serie di appuntamenti collaterali tra mostre di dischi, presentazione di libri, incontri con famosi artisti e spettacoli di band emergenti. Tutto ospitato tra Villa Peripato, Museo archeologico nazionale, istituto musicale Giovanni Paisiello e molo Sant’Eligio. Molto suggestiva e di particolare richiamo l’installazione luminosa che proietta di nuova luce il Castello Aragonese sul canale navigabile. Si tratta di ‘Learning How to See in the Dark’ realizzata da Arthur D’ufficio.

Attraverso un particolare gioco di luci, da questa sera, a partire dal tramonto, e sino al 10 giugno – conclusione di Medimex – le pareri esterne del Castello Aragonese, che e’ un’antica fortezza militare, ‘scompariranno’ e si ‘mescoleranno con il mare. La luce bianca di tre proiettori rgb laser diventa la protagonista assoluta. All’inaugurazione di stasera intervenuto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Ci sono tantissimi eventi – dichiara Emiliano – e occasioni per chi ama la musica, quella del passato, quella del presente e anche quella del futuro. Qui stasera, in qualche modo, rinasce questa citta’ attraverso l’impatto emozionante della musica”. Per Emiliano, “Taranto in questi giorni non ha solo la grande musica ma ha tutto l’anno ha uno dei piu’ bei musei del mondo dove potrete ricostruire la storia archeologica della Puglia e della Magna Grecia”.