Nella mattinata di sabato, gli agenti della Sezione Volanti hanno arrestato in flagranza di reato un 49enne tarantino per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, porto abusivo di coltello e danneggiamento.

Nella tarda mattina una donna, in forte stato di agitazione, ha chiesto aiuto alla Sala Operativa 113, perchè suo marito con il quale è di fatto separata da qualche mese, dopo averla incontrata per strada e averla minacciata di morte si è presentato sotto la sua abitazione parcheggiando la sua autovettura proprio davanti al portone d’ingresso.

Gli agenti della Sezione Volante allertati dai loro colleghi del 113 sono così prontamente giunti nel luogo segnalato. Dopo aver contattato e rassicurato la donna, ancora in forte stato di agitazione, sono riusciti ad individuare il marito, che come già anticipato dalla vittima era seduto nella sua auto davanti il portone dello stabile.

Da un primo controllo i poliziotti hanno rinvenuto all’interno nell’autovettura poggiato tra i due sedili un marsupio con dentro un coltello a serramanico con una lama lunga 13 cm. Dopo quanto ritrovato l’uomo è stato accompagnato negli Uffici della Questura per ulteriori accertamenti.

Scongiurato il momentaneo pericolo, gli agenti hanno assistito la donna che ha poi deciso di raccontare loro di essere vittima da circa due anni di violenze e minacce da parte dal marito.
Sin dall’agosto del 2016, nonostante l’atteggiamento violento del coniuge, la vittima ha cercato più volte di aiutarlo, senza tuttavia riuscire nell’intento. Dopo un breve periodo di calma apparente, considerato i violenti comportamenti del marito la donna aveva deciso di trasferirsi dalla madre, troncando di fatto ogni relazione con il coniuge violento.

L’uomo però non rassegnato alla fine del suo matrimonio, ha continuato imperterrito nei suoi atteggiamenti, fino a sabato mattina, quando incontrando la moglie e la suocera per strada le ha chiaramente minacciate di morte. Dopo aver appreso la vicenda, considerando la pericolosità sociale del fermato, gli agenti su disposizione dell’A.G. competente lo hanno tratto in arresto e dopo le formalità di rito lo hanno accompagnato presso la locale Casa Circondariale.