E’ finito nella trappola tesa dai militari del Nucleo operativo della Compagnia Marina Militare, con la collaborazione dei loro colleghi della Stazione Marina di Taranto – Pizzone. Si tratta di Filippo F, tarantino di cinquantotto anni, colto in flagranza del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. L’uomo è stato pizzicato dai carabinieri dopo aver timbrato il cartellino ed aver abbandonato il posto di lavoro.

Dipendente civile del Ministero della Difesa, in servizio presso l’Arsenale Militare del capoluogo jonico, dopo essersi presentato a lavoro, si è allontanato arbitrariamente ma è stato sorpreso all’interno di un’attività commerciale del centro cittadino. Gli investigatori lo hanno tenuto sotto osservazione per l’intero mese di gennaio dopo aver saputo che il cinquantottenne tarantino era solito allontanarsi dal posto di lavoro senza alcuna autorizzazione.

I carabinieri della Compagnia Marina Militare hanno pianificato dei servizi di appostamento e di pedinamento durante i quali hanno accertato che a gennaio scorso, quasi ogni giorno, sistematicamente, dopo aver timbrato il cartellino, il dipendente civile dell’Arsenale militare ha abbandonato il posto di lavoro per raggiungere alcune “sale slot” del centro cittadino dove terminava il suo orario di servizio.

L’uomo, arrestato per truffa aggravata ai danni dello Stato, dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno, la dott.ssa Rosalba Lopalco, è stato condotto nella sua abitazione dove dovrà rimanere ai “domiciliari”. Tra domani e dopodomani, Filippo F., difeso dall’avvocato Maria Letizia Serra, sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto, dott. Giuseppe Tommasino.