La nota positiva da rimarcare è il decimo risultato utile consecutivo. Quella negativa l’inizio di seconda frazione di gioco e le due ingenuità che hanno portato prima all’inferiorità numerica e poi al calcio di rigore. E’ il riassunto della gara disputata dal Taranto sul difficile campo di un Nardò bello a tratti ma abile a sfruttare le ingenuità della difesa jonica. Primo tempo decisamente sonnolento con la squadra di Cazzarò a farsi vedere dalle parti di Mirarco prima al 16’ con Galdean ed il suo tiro dal limite dell’area di rigore che non inquadra la porta. Poi al 18’ con Diakitè che ci prova con una girata di sinistro dal limite bloccata dall’estremo difensore di casa. I neretini si fanno vedere al 20’ con la pessima respinta di Bilotta agganciata da Palmisano che la spara fuori. Poi solo noia ed il Nardò a riaffacciarsi dalle parti di Pellegrino al 43’ con una conclusione dalla distanza di Capristo bloccata dal portiere tarantino. Un solo minuto di recupero e fine primo tempo.

Ma nella ripresa inizio shock per la squadra di Cazzarò: sette minuti e D’Angelo commette fallo su Agodirin ed il direttore di gara non può far altro che espellere il difensore jonico. Il tecnico tarantino corre subito ai ripari e decide per una sostituzione con Boccadomo per D’Agostino. Ma la scelta di Cazzarò non è delle migliori ed al 16’, proprio il neo entrato, atterra Prinari in area per il calcio di rigore in favore dei padroni di casa. Dal dischetto un freddo Bertacchi che spiazza Pellegrino e porta in vantaggio il Nardò. Subito dopo il gol, tuttavia, si scatena un parapiglia ed a farne le spese sono Caporale ed Ancora entrambi ammoniti. Tornata la tranquillità secondo cambio per gli ospiti con Capua al posto di Lorefice. Questa volta, però, la mossa di Cazzarò è quella giusta: 26 minuti della ripresa ed Ancora serve con un perfetto cross proprio Capua che di testa batte Mirarco e riporta in pareggio la sfida del “Giovanni Paolo II”. Al 38’ le proteste di Michele Cazzarò, nei confronti della terna arbitrale, costano caro al tecnico jonico che viene espulso. Ma un minuto dopo proprio il Taranto va vicinissimo al raddoppio con la doppia possibilità per Ancora: prima il tiro da ghiotta posizione parato da Mirarco e poi, sulla respinta, la conclusione fuori. I quattro minuti di recupero non bastano alle due squadre per portare a casa il risultato pieno anche se per i tarantini arriva la decima gara utile consecutiva, i 50 punti raggiunti e play-off sempre più consolidati.