Doveva esser la gara del rilancio per il Taranto di Cazzarò ed invece con il Picerno arriva un pari senza reti che non serve praticamente a nulla in chiave classifica.

Ai primi momenti di studio fa da contraltare l’impalpabile manovra ospite. Al 9’ è Ancora a provarci dalla lunga distanza ma il destro finisce altissimo. Il Picerno di Arleo, invece, difende con ordine e prova a pungere sui calci piazzati. Prima al 22’ quando è l’ex Crucitti a calciare dalla trequarti con Pellegrino costretto ad impegnarsi con una mano per mandare il pallone in corner. Poi al 32’ quando Esposito ci prova dalla lunghissima distanza ma la sfera è a lato di poco. Nel primo dei due minuti di recupero è Favetta a farsi vedere con un tiro nel cuore dell’area di rigore ma Ioime si distende e para. Primo tempo nervoso e con pochissime emozioni e nella ripresa riparte forte ancora il Picerno: un solo giro di lancette ed un diagonale ravvicinato di Esposito costringe Pellegrino a rifugiarsi in corner. Dieci minuti dopo, stessi protagonisti e stesso esito finale anche se questa volta il tiro arriva da fuori area. Il Taranto è stordito e Cazzarò prova a dare vitalità all’attacco con l’inserimento di Diakitè. Ed è proprio lui al 24’ a ricevere palla da Favetta ed a calciare in diagonale ma Ioime para ancora tutto. Alla mezz’ora ci prova Galdean dalla distanza ma il tiro è alto. Il Picerno tira i remi in barca ed i tarantini non riescono mai ad imbastire un’azione degna di nota nel prosieguo del match. Tanto possesso palla ma poca concretezza e 0 a 0 finale con diversi rimpianti.