I Carabinieri di Massafra hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto due cittadini stranieri, un 18enne ed un 43enne, entrambi di nazionalità romena, residenti nel comune Massafra.

Sull’utenza 112 della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Massafra, giungeva la telefonata, da parte dei sanitari del 118, in relazione ad un intervenuto effettuato presso un’abitazione del centro di Massafra, il cui occupante, verosimilmente a seguito di un’aggressione, veniva soccorso e trasportato, in codice rosso, presso l’Ospedale civile di Castellaneta.

A seguito degli immediati accertamenti, i militari riuscivano a ricostruire la dinamica dei fatti; in effetti la sera precedente, sulla pubblica via, i due soggetti fermati, a seguito di un’accesa discussione, verosimilmente riconducibile a futili motivi, aggredivano con calci e pugni, utilizzando armi bianche, il loro connazionale, il quale, tramortito dalle percosse ricevute, veniva poco dopo prelevato da un suo conoscente che lo riaccompagnava a casa. Solo l’indomani mattina, a causa dei forti dolori al ventre, la vittima richiedeva l’intervento del 118, che dopo averlo soccorso, lo trasportava presso l’Ospedale di Castellaneta dove veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza per asportazione della milza, venendo poi ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. I Carabinieri dopo aver sentito alcuni testimoni nonché rinvenuto e sequestrato i bastoni utilizzati dagli aggressori, che avevano provveduto ad abbandonare in una vicina aiuola, identificavano i due autori che, rintracciati presso l’abitazione dove risiedevano, venivano bloccati e condotti in caserma. Nel corso della perquisizione domiciliare i militari rivenivano e sequestravano anche un coltello, verosimilmente utilizzato nell’aggressione.

Al termine delle formalità di rito, il 18enne ed il 43, venivano sottoposti a fermo di P.G. e, su disposizione del P.M. di turno, presso la Procura della Repubblica del capoluogo ionico, tradotti agli arresti domiciliari. Il GIP del Tribunale di Taranto, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva la traduzione dei due romeni agli arresti domiciliari con l’utilizzo di dispositivi elettronici di controllo