Una veduta del nuovo reparto zincatura dell'Ilva di Genova Cornigliano. 26 gennaio 2017 a Genova. ANSA/LUCA ZENNARO

“Opaca. Non troviamo altri aggettivi per definire la procedura che porterà alla vendita dell’Ilva e determinerà il futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto. Non c’è trasparenza”.

Lo sottolinea la presidente di Legambiente Taranto, Lunetta Franco, riferendosi alla proposta di aggiudicazione dell’Ilva in favore di Am Investco Italy avanzata dai commissari straordinari.

“Non si conoscono – aggiunge – i Piani ambientali presentati dalle due cordate interessate all’acquisto: non si conoscono, quindi, le misure concrete e i relativi tempi di attuazione con cui dovrebbero essere affrontati l’impatto ambientale dello stabilimento e i possibili riflessi sulla salute di cittadini e lavoratori delle sue attività. Non si conoscono i Piani industriali, se non per quanto ogni cordata ha ritenuto di far sapere: non si conoscono quindi le effettive ricadute in termini di occupazione e di eventuale utilizzo di tecnologie innovative per la produzione di acciaio”. Legambiente esprime “una grande preoccupazione” per quanto dice di apprendere dagli organi di informazione “sia per i tempi per la messa a norma degli impianti sia per la capacità produttiva di cui si parla, unita all’impressione – conclude Lunetta Franco – che la tanto sbandierata priorità delle questioni ambientali abbia ceduto il passo, nella valutazione dei commissari, al mero valore monetario delle offerte d’acquisto”