Adriano Riva ha firmato la transazione per il rientro dalla Svizzera in Italia di 1,3 mld di euro in gran parte destinati alla bonifica dell’Ilva di Taranto e di cui 230 milioni verranno impiegati per la gestione ordinaria della società.

La firma alle carte che sbloccano la somma è stata posta stamane in una studio legale di Milano in vista del patteggiamento a due anni e mezzo di carcere che dovrebbe essere ratificato oggi pomeriggio dal gup Chiara Valori.

La firma posta da Adriano Riva, imputato per bancarotta, truffa ai danni dello Stato e trasferimento fraudolento di valori, rende esecutivo l’accordo raggiunto lo scorso dicembre tra la famiglia Riva, le società del gruppo, e i commissari straordinari di Ilva.

Intesa mette a disposizione dell’acciaieria di Taranto “somme e titoli per circa 1,1 miliardi di euro”, che erano bloccati in Svizzera dopo un sequestro disposto dalla Procura di Milano nell’ambito dell’indagine sulla gestione del colosso siderurgico e il crac del gruppo Riva.