I Militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto di Taranto stanno eseguendo, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale ionico e su delega della locale Procura della Repubblica, 14 ordinanze di custodia cautelare (cinque in carcere e nove ai domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati accusati di illegale fabbricazione e detenzione di ordigni e sostanze esplosive, finalizzata alla pesca di frodo, nonché per i delitti di inquinamento e disastro ambientale (gli “ecoreati” inseriti nel codice penale). L’operazione è stata denominata “Poseydon”.
I pirati costruivano ordigni esplosivi utilizzando bombe inesplose della Seconda guerra mondiale. La santabarbara era nascosta fra le reti da pesca ammassate e sotto le assi di legno della banchina pescherecci della città vecchia di Taranto, dove il pesce viene scaricato dalle paranze e portato nelle pescherie o al mercato. Guardia di finanza e Capitaneria di porto hanno sequestrato 2 chili e mezzo di esplosivo e recuperato 170 chili di pesce pescato illegalmente.